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Trekking

10/10/2014

Rifugio Lunelli

Rifugio Lunelli

2 Giorni

26 km km

difficile

Veneto

1566

1566

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Percorso destinato a coloro che sono alla ricerca di luoghi solitari ai margini delle Dolomiti super affollate. Molto bella, la ferrata Roghel offre la possibilità di godere di passaggi impegnativi ed esposti su roccia buona ed in assoluta sicurezza. Molto suggentiva e piena di fascino e storia la Strada degli Alpini luogo di interesse storico che segnava all’epoca il confine italo-austriaco. Riadattata già negli anni ’30 come percorso turistico non presenta grandi difficoltà tecniche tranne nei primi periodi della stagione per la presenza di neve.

PRIMO GIORNO: FERRATA ROGHEL - GENGIA GABRIELLA.

Dal rifugio lunelli (tabella) si segue il sentiero fino al rifugio Berti,dal rifugio (tabella) con 1h di ripida salita all'attacco della ferrata Roghel, non lunga ma molto impegnativa per la costante esposizione e la difficoltà di taluni passaggi verticali; un ripido sistema di scale e passaggi attrezzati con corde metalliche si arriva alla Forcella dei Campanili, 2565 mt., denominata anche Forcella Stallata(circa 1 ora dalla base del canalone). Da questa parte uno stretto e ripido canalone per il circo glaciale. Presso un bivio a ca. 2400 mt., si può raggiungere direttamente la “Via Ferrata Cengia Gabriella”. Si segue la traccia a destra sul ghiaione, segnavia 110, in direzione della parete sud-est del Monte Girala di sotto, 2883 mt., e si sale attraverso diverse scale verticali e un camino fino ad una conca rocciosa per raggiungere lo sbocco che porta a percorrere la stupenda via Cengia Gabriella, meno difficile della via Roghel, ma pur sempre impegnativa. Traversata aerea, con un impressionante Sali scendi, parzialmente attrezzata nei punti più difficili; alcuni passaggi duri nel "doppiare" lo spigolo sud del Monte Giralba di Sotto. Questa ferrata non offre vie di fuga, spesso il canalino di discesa presenta neve anche in estate inoltrata. Ad un certo punto si può vedere in lontananza il Rif. Carducci.Sulla cresta sud del Monte Girala di sotto 2883 mt., la cengia si allarga con un improvviso precipizio.
Assicurarsi con le corde metalliche e si scende in una gola per lo più piena di neve e ghiaccio fino all'esteso circo glaciale e poi al Rif. Carducci, 2297 mt.

SECONDO GIORNO: STRADA DEGLI ALPINI + FERRATA ZANDONELLA.

Dal rifugio Carducci si sale fino alla Forcella Giralba, sci scende per alcune decine di metri per poi prendere il sentiero sulla destra n.101  che su ghiaione, rocce e nevaio, porta alla Cengia Salvezza. Poi si entra in una grande spaccatura nella parete e si tagliano tre colatoi; su cengia esposta si traversa la parete a picco, arrivando alla Busa di Fuori. Sempre su cengia si passa sotto la Torre Undici e sotto le muraglie di cima Undici; infine per ghiaie e sfasciumi si raggiunge forcella Undici-Elferscharte 2650 mt. Si prosegue verso est sul sentiero 101, superando con l’aiuto di corde fisse cenge rocciose e ghiaiose esposte e lastroni bagnati. Seguono una scaletta metallica, ,per poi continuare su rocce a picco fino ad un bivio, a destra si sale al passo della Sentinella. Dal passo scendere di alcuni merti e tenersi a sinistra sotto la parete di roccia fino ad arrivare all'attacco della ferrata Zandonella. Una cengia in ombra e umida conduce ad un catino franoso, alla sinistra del quale si attacca una paretina. Superata una scala si deve risalire prima un canalino quasi verticale e poi un risalto esposto. Ci si trova cosi su una bella cengia, marcata ma stretta, nei pressi dei resti di un fortino incassato nella roccia. Si prosegue a destra ( merita percorrere brevemente la cengia a sinistra per ammirare il panorama verso il Vallon Popera ed il gruppo omonimo; prudenza perchè non attrezzata) per la cengia collare fino ad un canalino friabilissimo. Un ultimo spezzone di corda porta al sentiero per la vetta della Croda Rossa di Sesto 2936mt. La discesa avviene  per il ramo Sud-Est sempre lungo una ferrata, che sbuca 200mt sotto all'attacco della salita. Da qui si segue il sentiero lungo il vallon Popera fino al rifugio Berti, per poi scende al  rifugio Lunelli.







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