Nepal 2011
Kathmandu
 
          ottobre 2011
È la più grande città del Paese, con una popolazione di circa 950.000
 abitanti nella sola area urbana propriamente detta (stima 2007). 
Nell'intera area metropolitana, che comprende anche le conurbate città 
di Patan, Bhadgaon, Thimi ecc..., supera i due milioni di abitanti (stima 2007).
Si trova nell'omonima valle del Nepal centrale, ed è lambita dai fiumi Bagmati e Vishnumati.
 Quest'ultimo confluisce nel primo insieme a numerosi altri torrenti che
 drenano la valle. Questi due fiumi ne delimitano sostanzialmente l'area
 urbana propriamente detta: il secondo la lambisce ad ovest, mentre il 
primo, fiume sacro agli hindu, la delimita ad est ed a sud, separandola 
dalla contigua città di Patan.
 L'area urbana è caratterizzata da una morfologia che presenta numerose 
gibbosità corrispondenti alle varie colline che separano le vallate dei 
numerosi corsi d'acqua che defluiscono nel Bagmati prima che questo entri nella celebre Gola di Chobar. Il centro urbano della città presenta un nucleo storico risalente perlopiù al XVII secolo (tarda epoca Malla), che si sviluppa nell'intorno della celeberrima Durbar Square, ricca di templi induisti. Numerosi altri templi sorgono isolati gli uni dagli altri presso molti incroci stradali (nepalese: chowk),
 sicché nella città si concentrano, come del resto nell'intera valle, 
centinaia di templi hindu; fra questi il più noto è quello di Pashupatinath, sulle rive del sacro fiume Bagmati
 nella cui vasta area si trovano, per lo più allineate sulla riva destra
 del corso d'acqua, anche numerosi plinti lapidei atti alle pire per la 
cremazione dei cadaveri. Vi sono anche numerosi luoghi sacri buddhisti come quello celebre di Swayambhunath (noto anche come il Tempio delle Scimmie), posto su una collina ad ovest della città; e quello di Bodnath
 nella periferia orientale a cui fa capo una consistente comunità 
tibetana sfuggita alle persecuzioni cinesi. Non è un caso dunque che in 
questi luoghi vi sia la maggiore concentrazione di edifici a carattere 
religioso del pianeta. Molti degli edifici del centro storico sono stati
 in passato danneggiati dai terremoti, e più recentemente dall'inquinamento.Nella stessa parte della città si trova anche un'estesa spianata 
erbosa in parte attrezzata a parco, con zone per attività sportive. 
Quest'area costituisce un continuum urbano con quella rettangolare del 
Palazzo Reale e dei suoi parchi, recintata da alte mura e cancellate.Nell'espansione edilizia, la città ha inglobato caoticamente villaggi
 e piccoli agglomerati vicini, raggiungendo e superando le rive dei 
sopracitati fiumi fino a unirsi completamente con Patan, posta a sud del Bagmati ed unita a Kathmandu da un grande ponte.Appena a nord del centro storico e senza soluzione di continuità con esso, a partire dagli anni ottanta del XX secolo si è sviluppato, anche in questo caso abbastanza caoticamente, il quartiere turistico di Thamel,
 caratterizzato da anguste stradine trafficatissime di veicoli a pedali,
 a motore e pedoni, nel quale si trovano centinaia di alberghi, guest 
houses, ristoranti, bazar, negozi per lo più ad uso dei turisti 
occidentali che affollano questa parte della città sia per visitarne 
l'immenso patrimonio monumentale, sia per organizzare viaggi nelle altre
 zone del Nepal a scopo di trekking, rafting sui fiumi o alpinismo.Il tessuto urbano della città è caratterizzato pertanto da un 
disordine urbanistico notevole, indice anche di una crescita urbana e 
demografica tumultuosa: si stima che la popolazione dell'area 
metropolitana stia crescendo al ritmo di oltre 150.000 persone all'anno.
 Basti osservare ad esempio che a Kathmandu le strade, tranne poche 
eccezioni riguardo alle arterie principali, non hanno una denominazione,
 motivo per cui non esistono indirizzi ma ci si orienta, ad esempio, col
 riferimento dei chowk principali: Indra Chowk, Asan Tole, Thaiti Tole, Chhetrapati
 e tanti altri sono il riferimento urbano per la miriade di esercizi 
commerciali, abitazioni, alberghi e ristoranti che si trovano nel loro 
intorno, nel raggio di 100 o 200 m a seconda dei casi.
Nella zona orientale della città, oltre il corso del Bagmati, sorge 
l'aeroporto di Tribhuvan che, seppure sia l'unico del Nepal a carattere 
internazionale (collegamenti diretti con l'India, col Medio ed Estremo 
Oriente, ma anche con qualche città dell'Europa), si caratterizza per un
 modesto traffico passeggeri: meno di 500.000 passeggeri/anno.Il centro storico è stato inserito dall'UNESCO nella lista dei Patrimoni dell'umanità.A partire dagli anni sessanta,
 Kathmandu è divenuta una meta molto popolare per turisti occidentali, e
 si è trasformata in una sosta obbligata per i seguaci della cultura hip
La piazza principale di Kathmandu nel 1920. Una scultura dedicata a Bhairava è visibile sulla destraKathmandu è stata fondata dal re Guna Kamadeva nel 723 d.C.Secondo la leggenda la zona fu in passato un lago, ma il bodhisattva Manjushri (un discepolo del Buddha Sakyamuni), creò la gola di Chobar
 tagliando con la sua spada la collina che si trova a sud della città, 
permettendo così alle acque di defluire e rendendo la regione abitabile.È divenuta la capitale del Nepal unificato dopo la presa della città da parte del re Prithvi Narayan Shah nel 1768.
(notizie tratte da Wikipedia)
        
        
        
					
            
            
            
          
        
        
        
      (notizie tratte da Wikipedia)










































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